La scuola può e deve rappresentare uno strumento per combattere il fenomeno.

La violenza sulle donne è una questione che va affrontata tutti i giorni. È una ferita profonda nella nostra società e si manifesta in diverse forme e in molti modi: fisici, psicologici, economici, religiosi, ideologici, attraverso atteggiamenti possessivi e denigratori; sul lavoro e negli spazi pubblici, con conseguenze sul benessere fisico e mentale.

Giuseppe D’Aprile (Segretario generale della Uil Scuola Rua) ha evidenziato che in Italia i numeri sono drammatici: nel 2024 sono già stati registrati 104 femminicidi e una donna su tre ha subito violenza almeno una volta nella vita. Un tema di questa importanza non può limitarsi ad una sola occasione simbolica: deve rappresentare un impegno quotidiano. Si tratta di un fenomeno ampio e traversale che sta raggiungendo dimensioni preoccupanti. Riguarda tutti, indistintamente. È una questione che va affrontata tutti i giorni.

“La scuola – ha aggiunto D’Aprile – può e deve rappresentare uno strumento per combattere il fenomeno della violenza sulle donne. È un luogo di socialità e uguaglianza sociale e ha un ruolo fondamentale nel processo di emancipazione sociale e culturale del Paese. E’ per questo che, attraverso la prevenzione e l’informazione, è in grado di infondere tra gli adolescenti valori, quali la legalità e il rispetto dell’altro. Attraverso la prevenzione, l’informazione e l’educazione la scuola può trasmettere ai giovani quei valori che rappresentano le fondamenta per costruire una società in cui la violenza non trovi spazio.”