Il Decreto Legge  31 maggio 2024, n.71 avente per oggetto “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il  regolare avvio dell’a.s. 2024/2025 e in materia di università e ricerca”, già approvato in prima lettura dalla Camera deideputatiil 17 luglio ed ora passato  al Senato, se approvato in via definitiva sarà addirittura peggiorativo rispetto a quello iniziale. Resta confermata la scelta da parte delle famiglie del docente di sostegno ed il condono per i titoli conseguiti all’estero attraverso un percorso di specializzazione con l’ INDIRE.

Con un apposito emendamento si prevede che per l’anno scolastico 2024/2025  l’amministrazione periferica del Ministero possa avvalersi di un contingente di 973 unità di personale ATA, tra collaboratori scolastici e assistenti amministrativi e tecnici da accantonare provvisoriamente, in misura corrispondente e senza sostituzione, nell’organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha aggiunto  che è previsto che, qualora il periodo di collocamento in posizione di comando ecceda il quinquennio, senza soluzione di continuità e   con la conseguente perdita della sede di titolarità, al termine del periodo di assegnazione il personale suddetto rientra in servizio presso una delle istituzioni scolastiche della regione, con priorità di scelta secondo le modalità definite in sede di contrattazione collettiva nazionale integrativa in materia di mobilità.

Si tratta di un   intervento peggiorativo – ha sottolineato  D’Aprile –  che va ad alimentare la situazione di precarietà e di difficoltà che vivono le scuole: migliaia di plessi con la presenza di un solo collaboratore scolastico, adempimenti di segreteria sempre più articolati e complessi che  in tanti casi vanno ben oltre gli obblighi stabiliti nel CCNL, assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo  che ne specifichi i compiti e con  prestazione di servizio in più istituti.

Invece di intervenire con un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili ed un ampliamento dell’organico per  rendere stabile anche quello aggiuntivo, si tolgono risorse alla scuola.