…Ancora due punti non condivisibili del CCNL 2019/2021 :
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Il contratto impone al personale ATA di dover svolgere ogni mansione all’interno della propria area senza prevedere alcuna formazione preventiva. Ciò significa che qualsiasi ordine di servizio, in relazione al piano delle attività, deve essere eseguito a prescindere dalla formazione del personale.
MOBILITA’
Si è intervenuti con più incisività con i contratti integrativi sulla mobilità territoriale ed annuale in anni recenti ma non sul contratto 2019/2021, perché, attraverso accordi politici e sottoscrizione di specifiche intese allegate ai contratti, si è derogata quasi completamente la Legge 107/2015, neutralizzando di fatto l’aspetto legislativo in materia di titolarità dei docenti, scelta delle sedi e della assegnazione dei docenti neo immessi in ruolo alla sede di titolarità.
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Ad onor del vero il contratto ha anche aspetti positivi che sono stati discussi in origine della trattativa, di cui molti hanno trovato il consenso anche da parte della Federazione Uil Scuola Rua, a cominciare dalla attribuzione di tre giorni di permesso per i docenti con incarico annuale a tempo determinato.
Evidenziamo anche altri aspetti condivisibili, quali la possibilità di:
– effettuare a distanza in videoconferenza la programmazione per la scuola primaria, il Collegio dei docenti a distanza, qualora non siano implicate deliberazioni;
– un aumento da 90 a 120 giorni di assenza dalla scuola per le donne vittime di violenza;
– accettare supplenze anche su posto di sostegno dello stesso grado di titolarità.
E’ positivo che la formazione del personale della scuola rientri nelle 40 ore + 40.
Per la Federazione Uil Scuola Rua stupisce, però, che nelle cronache sulla scuola si sia parlato più della “sua non firma” del CCNL 2019/2021 che dei vari aspetti dello stesso, positivi e non.
Noi abbiamo rispetto dei sindacati che hanno sottoscritto il CCNL 2019/2021, con cui avremo sempre la possibilità di condividere qualsiasi iniziativa che migliori la condizione dei lavoratori della scuola, pienamente convinti che l’unità di intenti sia l’unica via da percorrere.