“L’educazione rappresenta un elemento cruciale per combattere la violenza sulle donne e il femminicidio. Tuttavia, la scuola da sola, non è in grado di assolvere questo compito. Serve un’azione condivisa tra istruzione, famiglie e Stato ma, soprattutto, servono normative chiare, rispetto dei ruoli e la collaborazione tra le parti interessate” è quanto ha detto il 20 novembre Rossella Benedetti (Vice Presidente del Comitato Donne della CES) al convegno organizzato da UilFPL e da UilPA a Roma nella sala Bruno Buozzi della confederazione Uil sul tema “Mai più femminicidio, la responsabilità dell’Educazione”.
La Benedetti, che è anche membro dell’Esecutivo Nazionale della Federazione Uil Scuola Rua, ha parlato dei possibili interventi che l’Europa sta programmando per combattere la violenza di genere ed ha aggiunto che l’impegno a livello nazionale ed europeo per promuovere una educazione rispettosa dei diritti umani, la sensibilizzazione contro la violenza di genere e la promozione di relazioni sane può rappresentare un passo significativo nella lotta contro il femminicidio. Ed ha aggiunto “Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo si può sperare di creare una società che respinge la violenza e promuove il rispetto e l’uguaglianza”.