Il 17 ottobre il Ministero dell’Istruzione e del Merito, rappresentato dal dott. Filippo Serra e dal dott. Luca Volonté, ha informato le organizzazioni sindacali sulla bozza di decreto riguardante i compensi previsti per i componenti ed i segretari delle commissioni giudicatrici dei prossimi concorsi per il reclutamento del personale dirigenziale, docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado nonché per il referente informatico di aula in caso di procedure informatizzate.
Il compenso base, al netto degli oneri a carico dello Stato (lordo dipendente), è così determinato:
– euro 1.600,00 per ciascun componente delle commissioni del concorso docenti infanzia, primaria, diplomati di primo grado e personale ATA appartenente al profilo di area B o di categorie equiparate ed euro 0,80 per ciascun elaborato della prova scritta ed euro 0,80 per ciascun candidato della prova orale.
– euro 1.800,00 per ciascun componente delle commissioni concorso docenti laureati I e II grado, personale A.T.A appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate ed euro 1,00 per ciascun elaborato della prova scritta ed euro 1,00 per ciascun candidato della prova orale.
– euro 2.000,00 per ciascun componente delle commissioni concorsi relativi al reclutamento dei dirigenti scolastici ed euro 0.80 per ciascun elaborato della prova scritta e euro 0,80 per ciascun candidato della prova orale
Ai membri aggiunti aggregati e, in caso di suddivisione in sottocommissioni, è previsto un compenso ridotto al 50%.
Per Paolo Pizzo (Federazione Uil Scuola Rua) è inaccettabile che ci sia una differenza di compensi tra chi corregge le prove dei concorsi della scuola dell’infanzia e primaria e chi invece le corregge per quelli della scuola secondaria, facendo anche un distinguo tra docenti diplomati e docenti laureati, perché è offensivo sia nei confronti di chi partecipa ai concorsi che per i componenti delle commissioni ed ha aggiunto: “Su questo punto abbiamo chiesto una immediata modifica del decreto che stabilisca compensi unici, indipendentemente dagli ordini di scuola interessati ai concorsi e la rivisitazione di tutta la materia che prevede anche forme di esonero dal servizio per il tempo necessario ad espletare la funzione di commissario”.