Non ci sono gradazioni di tagli. Fare confronti adducendo meriti per una riduzione inferiore a quella realizzata in precedenza non è un metodo che si può applicare alla scuola”, ha detto all’Adnkronos Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della Uil Scuola Rua, intervenendo sulla questione del dimensionamento scolastico. “Indipendentemente dal governo pro tempore in carica, qualsiasi esecutivo che decide di tagliare sul sistema di istruzione, agendo sulla base di logiche da ragioniere, non è un governo lungimirante”, ha osservato D’Aprile che ha anche aggiunto “la scuola va tenuta fuori dai vincoli di bilancio. E’ questo il principio per sostenere un sistema di istruzione nazionale, moderno e di qualità. Inutile trincerarsi dietro l’analisi demografica, perché l’insieme degli studenti della scuola dell’obbligo non è solo un numero, corrisponde a giovani in realtà e condizioni molto diverse, cui si può dare una risposta, a partire proprio dalla dimensione delle classi. 18/20 alunni dovrebbero tornare ad essere uno standard per il nostro Paese”. Secondo il numero uno della Uil Scuola Rua  “se fossero lungimiranti e se considerassero la scuola determinante per il futuro del paese, il tema della denatalità dovrebbe rappresentare una opportunità e non una penalizzazione. Occorre, quindi, trasformare, un problema in opportunità”.