Nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato ai sindacati della scuola la bozza di una C.M.  relativa alle iscrizioni on line relative all’anno scolastico  2023/2024 ma ha escluso la scuola dell’infanzia.

La decisione del Ministero non ha  incontrato il favore dei Dirigenti scolastici della Uil Scuola Rua, in quanto la gestione delle iscrizioni cartacee  per la scuola dell’infanzia appesantisce il lavoro delle segreterie scolastiche.

Enrico Bianchi e Rosa Cirillo(Uil Scuola Rua) hanno ricordato che anche le scuole primarie paritarie sono obbligate a servirsi di istanze on line, per cui risulta incomprensibile perché non possa avvenire lo stesso anche per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia. Stessa incomprensibile esclusione è per i percorsi di istruzione per gli adulti ivi compresi gli istituti di prevenzione e pena.

La Uil Scuola Rua ha,però, apprezzato che:

– la finestra temporale per le iscrizioni sia stata allargata dal 9 al 30 gennaio 2023;

– l’orario ordinamentale della scuola primaria sia stato incrementato di 2 ore di educazione motoria anche per le quarte classi;

– sia stata fatta chiarezza sui percorsi da seguire per le richieste di istruzione parentale;

– venga previsto l’uso di un’applicazione per monitorare l’istanza di iscrizione dei propri figli.

La bozza di circolare prevede, un ulteriore aggravio di lavoro per le segreterie scolastiche, perché dispone che l’ultima scuola che tratta la domanda di iscrizione, qualora sia impossibilitata ad accoglierla per incapienza, sia tenuta ad affiancare la famiglia nella individuazione di una diversa istituzione scolastica idonea, accertandosi che il procedimento si concluda con l’effettiva iscrizione.Resta difficile stabilire a priori quanti saranno gli alunni in queste condizioni e chiaramente dinanzi a un elevato numero di richieste l’impegno e il lavoro delle segreterie scolastiche non sarà certo di poco conto. Ed allora, perché non prevedere l’aumento dell’organico di segreteria? La Uil  Scuola Rua, a tal proposito, ha  auspicato che l’Amministrazione riconsideri  la sua decisione che, ancorché giusta nelle finalità, è assolutamente non condivisibile per l’ulteriore aggravio di lavoro per le segreterie sempre più sprovviste di personale.