Il giurista Pietro  Ichino sulle pagine di Repubblica  sulla questione del merito a scuola  ha scrittoLe scuole devono valutare la prestazione dei docenti e considerare l’opinione di studenti e famiglie. Potenziare l’istruzione pubblica significa, certo, investire di più sull’edilizia e le attrezzature didattiche  ma significa soprattutto investire sul miglioramento della qualità dell’insegnamento, cioè sulla capacità e l’impegno degli insegnanti….Potenziare la scuola pubblica significa attivare una sistematica e rigorosa valutazione della qualità dell’insegnamento impartito dagli istituti scolastici pubblici ma anche consentire loro di scegliere gli insegnanti e attirare i migliori premiandoli. Questo si deve fare se si vuole davvero stare dalla parte dei più poveri”.

Giuseppe D’Aprile ( Segretario generale della Federazione Uil Scuola Rua) in una intervista su Orizzonte Scuola ha risposto alle parole di Ichino ed ha detto che è fondamentale dare peso alle parole. E’ un esercizio necessario e quotidiano. Partiamo dal considerare bene la nostra scuola e il personale che vi lavora. Ed ha aggiunto: “Il termine prestazione identifica l’atto che il debitore deve effettuare al fine del soddisfacimento dell’interesse del creditore. Direi che non si poteva utilizzare un termine meno appropriato per descrivere il lavoro eccellente che invece svolgono i docenti, tutti i giorni, i quali non hanno bisogno di essere valutati attraverso opinioni altrui.

Ancora fa notare D’Aprile  “Il docente si autovaluta nel momento in cui entra in classe e stabilisce un rapporto empatico con i propri alunni ai quali apre la mente, li stimola a un tipo di sapere critico rendendoli liberi. Piuttosto facciamo molta attenzione a parlare di scuola con superficialità. Trattiamo bene la nostra scuola anche attraverso una maggiore considerazione del personale che vi lavora. È un processo necessario e quotidiano. Che parte dalle parole. Rispetto è una di quelle“.

Anche Rino Di Meglio, coordinatore Nazionale Gilda degli insegnanti, ha replicato a Ichino ed  ha detto “Costruire un sistema di valutazione del merito se ne può parlare, non può e non deve essere un tabu. Ma la domanda che rivolgo a Ichino è: vogliamo premi are il docente che sa e sa insegnare oppure quello che è più bravo nelle pubbliche relazioni?”