Il Ministero dell ’Istruzione con il nuovo Governo cambia denominazione, perché ora si chiama Ministero dell’Istruzione e del Merito. La cosa non desta nessun stupore perché una volta c’era il Ministero della Pubblica Istruzione, poi dell’Istruzione ed ora anche del Merito. E veniamo alla etimologia della parola. “merito” che deriva dal verbo latino merere che ha in sé più significati; significa meritare, guadagnare, acquistare ed altro. Se si ha il desiderio di conoscerne i molteplici significati si consiglia di leggere il dizionario di lingua latina Geoges-Calonghi e si viene a conoscere in una intera colonna del dizionario che lo hanno usato Livio, Properzio ed anche Plinio dando ciascuno un significato diverso dall’altro. Ed allora è opportuno chiederci cosa significhi oggi la parola merito. Merito riferito alla scuola, agli alunni o piuttosto al personale tutto che appartiene ad essa? Ci ha provato molti anni fa Renato Brunetta a fare una scaletta tra i docenti che sarebbero stati più meritevoli ed altri meno o addirittura niente affatto e sappiamo come è andata a finire. Ed allora se il nuovo Governo vuole gratificare chi ha merito,sia docenti che personale ATA, occorrerebbe mettere in piedi un efficace sistema di valutazione. Ed ancora, bisognerebbe ridare alla scuola la considerazione che merita ma al merito andrebbe accompagnata una adeguata retribuzione nella considerazione che gli stipendi dei nostri docenti sono un punto in meno rispetto alla media degli stipendi che si percepiscono in Europa, tenendo al contempo presente che una Paese che non tenga la barra a dritta sulla istruzione andrebbe sicuramente incontro ad un futuro ancora più incerto.