L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) il 3 ottobre ha pubblicato in sintesi il Rapporto sull’Istruzione  “Education at a Glance 2022”, con lo scopo di fornire, come fa del resto ogni anno, una comparazione delle statistiche nazionali sulla istruzione nei 38 Paesi che ne fanno parte. In merito Giuseppe D’Aprile (Segretario generale della  Uil Scuola Rua) ha detto che  l’OCSE nel suo rapporto annuale       ci ricorda i limiti del nostro sistema di istruzione. “Spendiamo poco per l’istruzione e lo sappiamo – ha aggiunto D’Aprile  – che è  oltre un punto percentuale in meno (3,8%) del PIL rispetto ai Paesi dell’OCSE (4,9 %).Le retribuzioni dei docenti italiani si confermano più basse della media e sono le meno dinamiche  ( 27,4% in meno rispetto agli altri lavoratori con un livello di istruzione terziaria ). Ed ancora “E’ oggi che si decide la scuola di domani né si può risparmiare sulla scuola, attraverso la quale passa il futuro del Paese. Che l’OCSE ogni anno bacchetti il nostro sistema di istruzione, senza che ci sia una via di uscita, è un fatto al quale non ci rassegniamo.”