Il 28 settembre il Ministero dell’Istruzione, rappresentato dal Capo Dipartimento, Jacopo Greco, dal Direttore Generale, Antonella Tozza e da Francesca Busceli ha illustrato alle organizzazioni sindacali la bozza finalizzata a remunerare ( ex articolo 49 della  Legge79/2022),i docenti che permangono volontariamente nella stessa  scuola per affermare il principio della continuità didattica. Il provvedimento prevede una nuova distribuzione delle risorse pari a 30 milioni di euro che adesso vengono ripartite equamente tra i docenti che permangono nella stessa scuola e quelli che operano in sedi disagiate. La Uil Scuola, rappresentata da Giancarlo Turi, Paolo Pizzo e Pasquale Raimondo, ha eccepito che trattasi di risorse destinate alla valorizzazione del personale docente e come tali debbono essere contrattualizzate. Ha anche detto, inoltre, che tali somme vanno inserite in quelle destinate al rinnovo del CCNL, motivo per cui ha chiesto la sospensione di ogni iniziativa finalizzata ad incidere sulle risorse contrattuali per non compromettere l’intera operazione di definizione della trattativa in corso all’ARAN. 

I rappresentanti del Ministero dell’Istruzione  hanno illustrato anche i contenuti del Decreto Direttoriale con cui si costituisce il Fondo per il corrente anno scolastico finalizzato al Miglioramento dell’Offerta Formativa(MOF).

La Uil Scuola ha stigmatizzato il comportamento tenuto dalla Amministrazione che intende utilizzare quelle stesse somme (che l’ARAN ha messo a disposizione per il rinnovo del CCNL) per incrementare il Fondo MOF  ed ha annunciato la propria indisponibilità a sottoscrivere un accordo con l’Amministrazione. La posizione della Uil Scuola è stata condivisa dalle altre organizzazioni sindacali per cui l’Amministrazione ha aggiornato la riunione al 3 ottobre p.v..