Questa mattina si  è tenuto un vivace confronto-dibattito in una tavola rotonda(trasmessa  in diretta su Youtube- Canale Unitario,Facebook  e siti sindacali) tra i cinque sindacati rappresentativi del mondo della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams e vari rappresentanti delle forze politiche presenti in Parlamento. Il partecipato e costruttivo dibattito è stato  egregiamente condotto da Valentina Santarpia del Corriere della Sera. Nella sostanza tutti i politici hanno dato una chiara e precisa risposta alle varie domande che sono state loro rivolte dalla moderatrice ed hanno fatto capire chiaramente quale sia il concetto che ciascuno di loro ha della scuola e cosa si potrà fare per essa e per chi ci lavora. I politici, nella sostanza, chi più chi meno, hanno detto che la scuola necessita di una maggiore attenzione, che gli stipendi sono inadeguati, che l’Invalsi non serve, che il precariato dovrebbe essere eliminato. Taluno, come Valentina Aprea( Forza Italia) ha parlato anche di sistema di istruzione duale (pubblico e privato) e anche della autonomia differenziata. E’ stato fatto anche osservare che tutti sono presenti in Parlamento e che avrebbero dovuto manifestare da tempo una decisa presa di posizione in favore della scuola. Ovviamente, stando a ridosso del 25 settembre, gli interventi sono stati tutti positivi per la scuola ma dopo tale data staremo a vedere quello che succederà, vedremo l’impegno e l’attenzione che riserveranno alla scuola. La seconda parte del confronto ha registrato l’intervento dei cinque segretari generali  di Flc Cgil, Cis, , Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams. In particolare D’Aprile (Uil Scuola) ha tenuto ad evidenziare, tra l’altro, che gli è sembrato  di ascoltare chi non conosce la scuola ed ha aggiunto, rivolto ai politici presenti,  “ nessuno di voi nel suo intervento ha ringraziato  il personale della scuola per l’impegno prontamente e continuamente profuso in momenti di difficoltà in periodo di pandemia. Ci sono ancora le classi pollaio, vogliamo scendere dal piedistallo e girare l’Italia e conoscere veramente cosa è la scuola? Bisogna rinnovare il CCNL, atteso  che il personale docente ed Ata merita la dovuta considerazione anche con stipendi adeguati”. Riparliamo della scuola dopo il 25 settembre.