Pubblichiamo la relazione di Giuseppe D’Aprile, eletto Segretario generale della Uil Scuola in sostituzione di Pino Turi che è  giunto al termine di due mandati consecutivi . Nella relazione D’Aprile  ha ripercorso la sua storia nella  Uil Scuola ed ha posto l’accento sulle tematiche principali sulle quali   svilupperà il proprio mandato quadriennale.

Grazie a tutti voi di essere presenti… siete tanti, numerosi.
Qualcuno di voi ha interrotto le vacanze per poter partecipare a questo appuntamento. Per questo ancora grazie…

L’importanza di questo momento, la presenza di donne e uomini che hanno reso e continuano a rendere grande sia la UIL che la UIL Scuola mi hanno indotto anche a scrivere alcune considerazioni.

La mia esperienza sindacale inizia alla UIL Scuola di Cosenza (a cui devo tanto) nel 1999.

Ancora inesperto, sono stato formato da Iginio Scarpelli e dai tanti colleghi di sindacato oggi presenti…Roberto Castagna ad esempio…direi sono stato cresciuto da loro per poi approdare in segreteria nazionale UIL Scuola nel 2004, dapprima al fianco di Giovanni Pucciarmati per poi passare al settore scuola allevato e instradato da Pasquale Proietti con il quale ho iniziato le prime assemblee sul territorio nazionale. Nel tempo ho ricevuto le deleghe al personale precario, alla contrattazione, e poi al contenzioso e all’organizzazione.

Vengo eletto segretario nazionale nel 2015, nel dicembre del 2020 divento Segretario organizzativo e poi segretario aggiunto.

La UIL Scuola è cresciuta tanto e non è un caso che nel filmato prima appaio al fianco di Massimo Di Menna e poi al fianco di Pino Turi.
Il loro modo di fare sindacato, che mi ha accompagnato per circa venti anni, ha permesso alla UIL Scuola di crescere in modo esponenziale sia in termini di consensi che di iscritti. Un modo di fare sindacato diverso, ma sicuramente lungimirante e responsabile.

Sempre aggiornato, vivo, moderno che pone al centro della sua azione le persone.In questi 20 anni circa, attraverso i nostri congressi, ci siamo messi sempre in discussione modificando, di volta in volta, scelte e strategie, sempre seguendo i nostri valori di riferimento.

Un sindacato indipendente, laico, libero, plurale, riformista, che crede nei principi generali di libertà e giustizia sociale, nel lavoro della comunità educante e nel valore della scuola statale quale funzione dello Stato.

Spero di aver carpito il meglio dei due che mi hanno preceduto per poter continuare e fare sindacato al passo con i tempi ma senza perdere i valori di riferimento che lo hanno contraddistinto da sempre.

Con Pino Turi abbiamo girato l’Italia per lungo e largo anche in occasione dei congressi regionali e ritengo di poter affermare con certezza che il bilancio dei congressi regionali rispecchia lo “stato di salute” nel quale versa la UIL Scuola da oltre un ventennio.

Nel 2004 gli iscritti erano 58.531. Oggi sono 104.583 che superano di gran lunga i 110.000 se aggiungiamo gli iscritti del settore RUA.

Non inseguiamo più gli altri ma sono gli altri che inseguono noi.

Un bilancio ventennale assolutamente positivo, frutto anche della serietà e del costante lavoro delle nostre strutture regionali e territoriali, delle RSU, degli iscritti e dell’intero apparato della nostra segreteria nazionale.

Ed è per questo che sento di affermare che si tratta di un’eredità importante che raccolgo con grande senso di responsabilità e per la quale non mancherà l’impegno mio, della segreteria nazionale e di tutto lo staff di segreteria”.