La scuola deve essere nazionale. Siamo pronti a realizzare una raccolta di  firme contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema nazionale di istruzione”.

Queste le parole di Pino Turi (Segretario generale della Uil Scuola), nel suo intervento nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati nell’ambito della proposta di legge di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata.

Non si può dimenticare che questo Paese è stato messo insieme dalla Costituzione – ha ricordato Turi nel corso dell’iniziativa parlamentare – se si va verso l’autonomia differenziata non solo si tradiscono i principi costituzionali ma si va verso un frazionamento della scuola e, dunque, della società”.

Il Segretario generale ha inoltre analizzato le ripercussioni che l’autonomia differenziata potrebbe avere sul Sud dell’Italia: “Il Governo dovrebbe pensare a dare di più a chi ha di meno, non il contrario come avviene oggi (spesa storica) – ha sottolineato -. Nel meridione mancano le infrastrutture, mancano i trasporti, la situazione è drammatica. Ci preoccupa che le scelte per il Paese seguano le bizze della politica, e che le decisioni che riguardano i diritti di tutti i cittadini passino dal vaglio di un provvedimento economico.

Per Turi la scuola non può essere paragonata a nessun settore: “Non è un servizio ma una funzione dello Stato, se viene messa sullo stesso piano di un servizio si crea un problema. Il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale, non può essere trasmesso sul piano della contrattazione economica. Lo abbiamo fatto in passato – ha osservatoTuri – siamo disposti a farlo nuovamente: smontare ogni velleità di rendere regionale il sistema nazionale di istruzione. La Uil Scuola continuerà a contrastare aspramente l’autonomia differenziata. questa battaglia la porteremo fino in fondo, sperando di sollecitare il corpo della democrazia che deve assolutamente risvegliarsi.