Pino Turi (Segretario generale Uil Scuola) nella assemblea unitaria delle RSU tenutasi il 6 maggio ha detto, tra l’altro, che la scuola è ancora una volta sotto attacco ed ha esortato a lavorare tutti insieme con solidarietà ed unità. Ha poi evidenziato che il decreto legge (36/2022) avvicina sempre più la scuola ad un centro di formazione professionale. La scuola, che non è del Governo ma dello Stato, per Turi si sta trasformando in una azienda e sta perdendo la sua vera natura. Il sindacato mesi fa ha firmato un accordo sulla scuola che è stato completamente disatteso.
Turi ha anche detto “siamo convinti che il sistema democratico costituzionale vada rilanciato con investimenti ma mantenendo una base che ci invidiano in tutta Europa. Non omologhiamoci ai sistemi anglosassoni che non ci appartengono. Vogliamo e dobbiamo intraprendere una iniziativa che è culturale, politica ed anche sindacale. I cinque sindacati promotori della mobilitazione della scuola non sono tutti uguali ma stanno insieme perché l’attacco alla scuola è frontale”. Il decreto legge contestato a detta di Turi toglie dignità alla scuola ed a chi ci lavora.