Nell’incontro del 27 gennaio l’Amministrazione si è rifiutata di proseguire la trattativa con i sindacati sul testo che mostra parecchie criticità ed ha imposto un prendere o lasciare immediato, che ha reso impossibile la firma da parte di Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda, per i quali il testo presenta ancora troppi vincoli che danneggiano l’intero personale scolastico che rappresenta oltre un milione di persone che rischiano di vedersi la strada sbarrata da blocchi legislativi non rimossi.
L’attenuazione dei vincoli di permanenza valida per un solo anno crea una disparità tra tutti i docenti interessati ma assunti in anni scolastici diversi, per cui per qualcuno il vincolo si esaurirebbe già da questo anno scolastico, per altri invece permarrebbe anche per gli anni scolastici successivi.
Rimane, inoltre, l’anomala estensione del vincolo triennale per tutti i docenti già di ruolo che presentano e ottengono una qualsiasi sede che abbiano richiesto. La sottoscrizione di un contratto integrativo così definito rende implicito che si vanno ad accettare vincoli ulteriori – osservano i quattro sindacati – decisi a proseguire il confronto perfino laddove non è espressamente prevista l’inderogabilità, delineando per tutti gli aspiranti una condizione peggiorativa. Proseguire il confronto è un atto di responsabilità, scrivere un testo chiaro e leggibile libero da vincoli resta l’obiettivo.
L’Amministrazione, sulla base delle proposte che abbiamo avanzato, può valutare fino a che punto esse siano utili a migliorare il testo ed a chiudere il negoziato in tempi brevi, cosi da restare nel crono programma dei suoi tempi amministrativi, senza chiudere un negoziato con il prendere o lasciare, quando sono in ballo diritti di oltre un milione di persone che meritano attenzione.. Obiettivo della contrattazione è migliorare le condizioni dei lavoratori – ribadiscono – ma in questo caso quelli colpiti da un peggioramento sono più numerosi di coloro che riescono a trarne un vantaggio. E’ inoltre fortemente discriminatoria ed inspiegabile l’imposizione del vincolo di permanenza ai DSGA neo-assunti, rimasti gli unici esclusi dalla mobilità territoriale.
La questione a questo punto ha una dimensione squisitamente politica: è necessario un intervento del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che deve chiarire la negoziabilità dei punti sottolineati dai quattro sindacati.