Tra gli emendamenti pubblicati sulla Legge di Bilancio tre riguardano gli insegnanti di Religione Cattolica: l’emendamento 108.0.18 (Nencini), l’emendamento 112.0.2 (Rampi, Verducci, Marilotti, Manca) e l’emendamento 112.0.5 ( Iannone, Calandrini, De Carlo, Drago).
I primi due, sostanzialmente identici, introducono accanto al concorso ordinario, da bandire entro l’anno 2022, una procedura straordinaria riservata agli insegnanti di Religione Cattolica che siano in possesso dei titoli previsto dai punti 4.2. e 4.3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 175 del 2012, dell’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano competente per territorio e che abbiano svolto almeno 36 mesi di servizio nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali.
Per queste procedure viene inoltre prevista l’istituzione di una graduatoria di merito sino al totale esaurimento. Giuseppe Favilla, Segretario del Dipartimento IRC della Uil Scuola, ha sottolineato che tale procedura riprende quella utilizzata per il concorso straordinario di infanzia e primaria e, seppure in percentuale numerica assolutamente insufficiente, dà anche agli insegnanti di Religione con più di 36 mesi di servizio la stessa possibilità straordinaria. Si ricorda che Favilla si era incontrato recentemente con il sen. Riccardo Nencini, cui aveva chiesto di intervenire con un emendamento nella Manovra di Bilancio relativo agli insegnanti di Religione Cattolica.