Il 29 luglio a Buenos Aires si è aperto il 10° congresso mondiale dell’Internazionale dell’Educazione con lo slogan “Far crescere i nostri sindacati, elevare le nostre professioni, difendere la democrazia”.
Il Segretario generale David Edwards ha tenuto, tra l’altro, ad evidenziare i diritti sindacali, il contrasto alle politiche di austerità dell’educazione, la necessità dell’ aumento degli stipendi per affrontare il grave problema della carenza globale degli insegnanti e salvaguardare il benessere psicofisico dei docenti.
Giuseppe D’Aprile, presente insieme a Rossella Benedetti, alla cerimonia di apertura del Congresso della ’Internazionale dell’Educazione, che rappresenta oltre 32 milioni di insegnanti aderenti ai principali sindacati di 172 Paesi, ha detto “Un evento così importante conferma quanto sia cruciale la scuola per il futuro dei Paesi”. Ed ha aggiunto ”C’ è ancora molto da fare per garantirne qualità ed equità in tutto il mondo. Interloquendo con i tanti colleghi presenti, è evidente la considerazione per il modello di istruzione italiano. Questo riconoscimento internazionale conferma la solidità della nostra scuola”.
La responsabile delle Relazioni Internazionali della Uil Scuola Rua Rossella Benedetti ha detto che il benessere di chi lavora per gli studenti, in particolare i docenti, è uno degli aspetti che più incide sull’abbandono progressivo della professione. Allo stesso tempo si assiste alla crescente pressione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale sulla scuola che spesso risponde solo a logiche di mercato e non alle reali necessità dell’educazione. Per il Congresso Mondiale dello IE deve rimanere una scelta del docente l’eventuale utilizzo di tecnologie e dell’intelligenza artificiale per sostenere l’apprendimento. Una scuola inclusiva non può permettere che l’accesso a questi strumenti crei un divario ancora più ampio tra gli studenti e diventi un peso ulteriore per gli insegnanti sempre più burocratizzati.