Il 26 marzo al Ministero dell’Istruzione e del Merito   si è tenuto un incontro tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali  per una informativa  sulla decontribuzione delle lavoratrici madri prevista dalla legge di bilancio 2024 :”Bonus Mamma”.

L’Amministrazione,rappresentata dal Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, dott. Jacopo Greco,  e dal Direttore generale per i sistemi informativi e la statistica, dott. Davide D’Amico, ha illustrato l’applicativo, disponibile dal 27 marzo all’8 aprile sul portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, per presentare le richieste da parte delle lavoratrici madri del personale della scuola.

L’Amministrazione ha precisato che la procedura è stata disposta dopo un confronto con il MEF, nell’ottica di un alleggerimento del lavoro delle Segreterie delle scuole.

La norma, prevista dall’art.1, commi da 180 a 182, della Legge 30 dicembre 2023 n. 213, che  prevede l’esonero della contribuzione previdenziale fino a un massimo di 3000 euro annui per le lavoratrici madri, riconosce:

  • l’esonero alle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo;
  • l’esonero, in via sperimentale, alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato  per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

La Federazione Uil Scuola Rua, rappresentata da Enrico Bianchi (nella foto), pur apprezzando l’impegno dell’Amministrazione nell’ottica di una semplificazione dei processi amministrativi a carico alle Segreterie delle scuole, ha   evidenziato che il requisito (nascita del secondo figlio) per accedere al bonus possa avvenire anche dopo la data dell’8 aprile e che quindi quest’ultimo termine andrebbe  rivisto.