“Siamo preoccupati di ciò che potrebbe accadere nelle scuole se le famiglie potessero, senza alcun criterio di trasparenza, scegliere o individuare gli insegnanti per i propri figli”  ha affermato Giuseppe D’Aprile, Segretario Generale della Uil Scuola Rua.

“Scegliersi i docenti equivale a trasformare l’istruzione, che è definita costituzionalmente quale funzione essenziale dello Stato, in un servizio che risponderebbe solo ai “desiderata” delle famiglie.
La bozza di testo del ddl arriva a prevedere …”Al fine di agevolare la continuità educativa e didattica, nel caso di richiesta da parte della famiglia, e valutato, da parte del dirigente scolastico, l’interesse del discente, nell’ambito dell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato”Ci chiediamo: “In che modo il Dirigente Scolastico valuterebbe l’interesse esplicito di un alunno con disabilità gravi ?Legare il concetto della continuità didattica da garantire all’alunno con disabilità ad una “scelta” delle famiglie, è l’ennesimo tentativo di nascondere o di rinviare i veri problemi in materia di reclutamento.E’ nota a tutti la carenza diffusa di docenti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado. Oggi più del 30% dei supplenti assegnati ad alunni con disabilità non è in possesso del titolo di specializzazione”.

Ed ancora, “La Uil Scuola Rua ha da tempo presentato al Ministro dell’istruzione e del Merito ed a tutte le forze politiche diverse soluzioni:

a)- l’eliminazione del numero chiuso delle università per l’accesso ai corsi di specializzazione e la necessità prima dell’avvio dei corsi, di mettere in stretta relazione il numero dei posti con il fabbisogno territoriale. Ciò eviterebbe di assegnare agli alunni con disabilità docenti senza titolo. Conseguentemente eviterebbe ai docenti di recarsi all’estero per conseguirlo cadendo, nella maggior parte dei casi, nella morsa della speculazione;

b)- più assunzioni in ruolo. Assumere in ruolo tutti i docenti con specializzazione non solo attraverso i concorsi ma anche attraverso le graduatorie per le supplenze (GPS) in cui sono presenti migliaia di docenti già specializzati sul sostegno. Per questi ultimi, ad oggi, non è permesso di accedere direttamente al contratto a tempo indeterminato. Garantire docenti specializzati a tutti gli alunni con disabilità resta per noi, al pari delle famiglie, l’obiettivo prioritario e al centro della nostra azione sindacale presente e futura, per la tutela sia degli alunni che delle famiglie in una scuola libera ed autonoma e non condizionata da scelte individuali” ha concluso  D’Aprile.