Il 5 settembre si è svolto un ulteriore incontro tecnico in cui l’Amministrazione, rappresentata dal Capo di Gabinetto Giuseppe Recinto e dal Capo Dipartimento Carmela Palumbo, pur  non avendo nessun documento da presentare, ha esposto la sua idea di filiera formativa tecnologico – professionale che dovrebbe trovare la luce in un DDL in fase di discussione.

Si vuole in tal modo premiare il legame tra offerta formativa e mondo produttivo, con l’obiettivo dichiarato di voler ridurre il mismatch tra domanda ed offerta di competenza, in modo da rendere il sistema capace di auto adattarsi alle richieste di professionalità da parte del territorio in cui è inserito. Il tutto nell’ottica di rivitalizzare gli Iefp (Istituti di istruzione e formazione professionale) come percorsi equipollenti e di pari dignità rispetto a quelli tecnico – industriali statali per arrivare, in entrambi i casi, ad un percorso di formazione 4+2 (quattro di scuola secondaria superiore e 2 di ITS Academy), introducendo nuovamente la sperimentazione già prevista dal DM 567/2017.

L’Amministrazione ha sottolineato che il percorso non è cristallizzato, perché l’alunno, al termine dei 4 anni, potrà decidere se proseguire con l’ITS Academy o scegliere un altro indirizzo di studi.

Su sollecitazione della Uil Scuola Rua, rappresentata da Rosa Cirillo ed Enrico Bianchi, l’Amministrazione ha ribadito che l’organico dei docenti, come succede ora per i licei sperimentali, verrà calcolato sui cinque  anni di scuola, garantendo così l’esistente. Ciò permetterà agli istituti che inizieranno la sperimentazione di avere risorse in più da spendere con i ragazzi che, comunque, dovranno acquisire in quattro anni gli stessi obiettivi dei compagni che compiono il percorso di studi in cinque. Il modello organizzativo sarà quello del “campus”, inteso come rete di scuole e non come luogo fisico in cui incontrarsi, luogo astratto in cui sarà possibile proporre un’offerta formativa integrata, capace di garantire amplia scelta nei percorsi di istruzione, formazione professionale e specializzazione terziaria.

Inoltre, l’Amministrazione prevede di emanare un atto normativo in cui i due livelli formativi coinvolti nella riforma (percorso professionale/tecnico e ITS Academy) possano trovare   un punto d’incontro per una nuova visione della filiera formativa tecnologico-professionale.

Al termine dell’illustrazione del contenuto del DDL l’Amministrazione   ha anche illustrato  l’ipotesi di schema di disegno di legge sulla valutazione della condotta delle studentesse e degli studenti. Si prevede che verranno  proposti piccoli interventi nella scuola secondaria di primo grado con la trasformazione della valutazione in decimi, scegliendo la strada della chiarezza e della  trasparenza. Una valutazione negativa del comportamento condizionerà anche la valutazione delle discipline. Nella secondaria superiore si pensa, invece, ad una seconda valutazione attraverso un elaborato scritto critico che deciderà dell’ammissione o meno all’esame di Stato.