“La scuola ha bisogno di un provvedimento legislativo urgente che abroghi la validità biennale delle graduatorie di merito dei concorsi per procedere negli anni con le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti idonei. Le urgenze sono tante, ma questa va affrontata in modo risolutivo prima dell’inizio dell’anno scolastico”.
Lo ha dichiarato Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della Uil Scuola Rua che ha aggiunto “Gli idonei non vanno dimenticati perché sono precari da anni e sono inseriti nelle graduatorie dei concorsi già espletati. Va garantita loro l’assunzione in ruolo. Abbiamo avanzato questa richiesta in tutte le sedi di confronto, politico e ministeriale”.
D’Aprile ha anche tenuto a sottolineare che la Uil Scuola Rua aspetta risposte urgenti anche su un’altra questione, vale a dire quella legata ai docenti “ingabbiati”, ovvero le migliaia di docenti di ruolo già abilitati ma con il titolo specifico per altro grado di scuola che fino a oggi non hanno potuto conseguire l’abilitazione.
“Va anche considerato – ha aggiunto – che il concorso straordinario abilitante,bandito tre anni fa in Gazzetta Ufficiale, non è mai stato attuato. Di fatto si impedisce ai docenti di abilitarsi e con una beffa economica: a tutti gli insegnanti e aspiranti che si sono iscritti al concorso è stato chiesto un contributo di 15€. Non solo. Secondo i prossimi provvedimenti sui percorsi abilitanti, introdotti dal D.L.36/022, anche questi docenti rientrerebbero nel numero massimo del contingente di personale docente che potrà abilitarsi, anche se con una quota di posti a loro riservata, il che determinerà inevitabilmente l’esclusione di numerosi docenti dai suddetti percorsi”.
“Su questo punto abbiamo rivendicato la necessità di un provvedimento legislativo che di fatto preveda un percorso strutturale nel tempo, che vada anche al di là di quanto stabilito nel D.L.36/2022, che consenta loro di abilitarsi nella scuola secondaria di primo e secondo grado, per poter usufruire dei passaggi di grado/ruolo come avveniva in passato. E’ il momento di agire – ha concluso D’Aprile – e su queste questioni il tempo sta per scadere”.