Dopo la pausa feriale l’11 gennaio  è ripresa la trattativa per la definizione della parte normativa del  CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca.

L’incontro ha avuto carattere meramente interlocutorio, avendo messo al centro del confronto unicamente la ricerca di un metodo di lavoro che consenta alle parti di definire, nel breve, l’accordo.

In premessa, il Presidente, Antonio Naddeo, coadiuvato dal Direttore Generale Maria Vittoria Marongiu, ha comunicato che si attende l’integrazione dell’atto di Indirizzo originario poiché è in via di conclusione la definalizzazione del finanziamento dedicato al personale docente (trecento milioni di euro) previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Impegno questo assunto dal Ministro Valditara in sede di sottoscrizione dell’Accordo del 6 dicembre scorso. Ha, altresì, comunicato che, in occasione dei prossimi incontri, verrà fatta una ricognizione completa delle risorse ancora disponibili nelle quali va incluso anche il nuovo finanziamento (centocinquanta milioni) in dotazione alla Legge di Bilancio 2023.

A seguito di tanto è stato definito il calendario dei prossimi appuntamenti che prevede tre incontri ravvicinati (17, 18 e 19 gennaio) in cui si provvederà all’analisi ed alla possibile conseguente definizione puntuale, articolo per articolo, della bozza di contratto che l’ARAN ha inviato alle organizzazioni sindacali il 10 gennaio scorso.

La Uil Scuola Rua, rappresentata da Giancarlo Turi, Pasquale Raimondo e Fabiana Bernabei, nel prendere atto delle determinazioni assunte dal tavolo, ha ribadito la propria posizione in merito al percorso sin qui effettuato, evidenziando come la trattativa non abbia mai evidenziato autentici momenti di evoluzione, mostrando una sostanziale difficoltà a tracciare percorsi condivisi su aspetti qualificanti. La testimonianza più tangibile è rappresentata dalla revisione dell’Ordinamento professionale del personale ATA, la cui proposta ha trovato la totale contrarietà della Uil Scuola Rua rispetto alla proposta formalizzata dall’ARAN. Analogo percorso ha riguardato gli istituti contrattuali afferenti al personale docente (formazione, procedimenti disciplinari, contrattazione integrativa di istituto) che, pur trattati, non hanno visto accolte alcuna delle proposte formalizzate dalle stesse organizzazioni sindacali.

Nella sostanza, l’impianto contrattuale del CCNL del 2016 attende di essere migliorato finalizzando quegli impegni che non fu possibile finalizzare all’epoca sia per l’esiguità delle risorse finanziarie disponibili che per il poco tempo a disposizione per via dell’incombente crisi politica che, poi, portò alla chiusura anticipata della 17^ Legislatura.

I tentativi sin qui effettuati, tutti contenuti nella Bozza consegnata dall’ARAN alle organizzazioni sindacali, non hanno il crisma della condivisione, per cui necessitano di una profonda e significativa rivisitazione che, in alcuni casi, deve realisticamente prendere atto della mancanza delle condizioni di procedibilità, differendone l’attuazione a tempi migliori,  in cui si disporrà di risorse significative per rilanciare un Comparto che attende da oltre vent’anni di disporre di risorse significative che puntino alla tanto auspicata valorizzazione del personale, sia docente che ATA.

La Uil Scuola Rua ha stigmatizzato, altresì, la continua e mancata attenzione del Governo nei riguardi del personale della Scuola che si è tradotta nell’assenza totale di risorse per il rinnovo del CCNL 2022/2024.

La Uil Scuola Rua, ancora una volta, ha ribadito la propria netta e totale indisponibilità a stipulare accordi che non migliorino le condizioni di vita dei lavoratori, già pesantemente compromesse dalla crisi economica e sociale in essere.