ROMA 21-22-23 SETTEMBRE 2022

INTERVENTO DI ROBERTO MELCHIORRE AL 2° CONGRESSO UIL SCUOLA RUA

Mi sono iscritto alla Uil Scuola 36 anni fa ed ho partecipato a tutti i suoi Congressi, da quello di Caserta, a quello di Lecce, di Perugia, di Torino ed altri, compreso l’ultimo, il quattordicesimo, che si è tenuto a Montesilvano nel 2018.

I primi congressi erano caratterizzati da lunghe discussioni ed animati  dibattiti, tenuti vivi dalle tre anime che convivevano nella Uil  Scuola, la  socialdemocratica, la socialista e la repubblicana che avevano come riferimento tre partiti dell’arco costituzionale; non sempre,però, erano  in perfetta sintonia tra di loro e lo posso garantire perché quei tempi li ho vissuti in prima persona negli organismi statutari. Non eravamo certo rappresentativi come lo siamo oggi, tanto c’erano i tre partiti che garantivano distacchi ed altro. Presto le componenti sono scomparse e la Uil Scuola è diventata un sindacato apartitico, indipendente,plurale, libero e  laico   e questa è la nostra grandezza.

Tutto ciò premesso, come in ogni Congresso che s rispetti, è d’uopo che ci sia un ampio e costruttivo dibattito sulla relazione del Segretario generale uscente, che mi auguro possa ancora  guidare  a lungo la Uil Scuola, data la sua giovane età e la notevole esperienza maturata accanto a chi lo ha preceduto alla guida del sindacato.

Cosa dire dunque della sua relazione? E’ pienamente condivisibile, impeccabile, precisa e puntuale dal momento che sviscera ampiamente le tesi congressuali approvate il 13 aprile del corrente anno dall’Esecutivo Nazionale,di cui io faccio parte.

Certo è che il 2° Congresso della Uil Scuola Rua, che celebriamo in tre giorni, si svolge in un contesto del tutto particolare, stante la guerra in Ucraina che ha investito pesantemente l’Europa,la crisi economica  ed a ridosso delle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre prossimo, a seguito della caduta del Governo Draghi.

Certamente la politica di tale Governo non è stata sempre condivisa né dalla Uil Scuola né tantomeno da noi di Rieti, aleggia ancora nell’aria il fantasma della legge 107/2015, la cosiddetta “Buona Scuola”né si può certo condividere il D.L. 36/2022, convertito  in legge  il  29 giugno  scorso  che affida la formazione iniziale ed in servizio allo INVALSI ed all’INDIRE, come se  la Scuola fosse una azienda  e gli  addetti ai  lavori   avessero bisogno di supporti esterni nella loro quotidiana azione educativa.

Quale, dunque, il modello di scuola propugnato dalla Uil Scuola e che tutti conosciamo da tempo?  Se la scuola è specchio della società, e di questo non c’è alcun dubbio, deve seguitare ad essere quella pubblica e statale che accoglie il 93% di alunni,  deve seguitare ad essere aliena da condizionamenti politici e tale da garantire pienamente l’unità del sapere.

Non si può certo condividere il pensiero di coloro che accarezzano l’autonomia differenziata,che ovviamente non è stata mai condivisa dalla  Uil Scuola, tanto che si rischia di avere tante scuole diverse l’una dall’altra, da Regione a Regione. Ricordo ancora le oltre 900 firme di protesta che alcuni anni fa abbiamo raccolto nella nostra provincia. Pochi giorni fa Massimo Garavaglia, della Lega, ha insistito ancora una volta sulla autonomia differenziata nel corso di una intervista ed ha ricordato in proposito il Trentino-Alto Adige  che ha dimezzato le bollette mentre lo Stato non lo ha fatto!

Sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre del 2018, siamo ancora allo abc degli incontri all’ARAN e bene aveva fatto la Uil Scuola quando aveva suggerito di chiudere prima la parte normativa ed a seguire quella economica, in attesa di una implementazione delle risorse con la prossima finanziaria per arrivare alla firma di un contratto apprezzabile.

Una delle tesi innovative per il Congresso è quella che investe  l’uso ed il pieno possesso del  linguaggio. Ed il nostro sindacato, nel suo percorso contrassegnato da assemblee, report,  schede, riflessioni, interviste e tavole rotonde, ha sempre   curato una comunicazione di qualità, trasparente ed ovviamente  comprensibile. E bene fa, e seguita a farlo  la nostra Segreteria nazionale, quando  mette a disposizione on line anche i quaderni della scuola sindacale “Piero  Martinitetti”, egregiamente guidata da Massimo Di Menna.Il  quarto di  questi quaderni, diffuso recentemente in PDF sul sito nazionale del nostro sindacato, ha  per titolo “Linguaggio”  ed invito i presenti a leggerlo, qualora non lo avessero ancora fatto.

 L’uso di un linguaggio chiaro, efficace, complesso nel nostro agire quotidiano e nel rapporto con gli operatori della scuola dovrà ancor più fare la differenza tra noi e gli altri. Il linguaggio che noi di Rieti utilizziamo pressoché quotidianamente nei comunicati diffusi sul nostro sito è chiaro ed apprezzato da tutti; non usiamo  certo il sindacalese. L’informazione deve arrivare ad iscritti e simpatizzanti in tempo reale grazie alla tecnologia sempre più imperante.

E noi di Rieti lo abbiamo fatto da tempo!

Ed ancora, uno  degli obiettivi della nostra organizzazione sindacale è la valorizzazione del lavoro  del personale della scuola e bene ha fatto ad evidenziarlo la Segreteria nazionale   nel vademecum dei dirigenti scolastici 2022/2023  in cui è stata sottolineata,  ancora una volta, la necessità di ascoltare gli operatori scolastici nei luoghi di  lavoro, essere sempre più tra la gente nel rispetto reciproco delle proprie idee, che rappresentano le componenti essenziali del nostro essere sindacato.

Quanto alle nostre RSU,    occorre supportarle ancora di più, nella piena convinzione che esse rappresentano la leva strategica del nostro sindacato. Esse dovranno essere anche  nella Federazione Uil Scuola Rua un importante e serio punto di riferimento.

Ai nuovi padroni del vapore che guideranno l’Italia dopo il 25 settembre si dovrà chiedere di rivolgere una maggiore attenzione alla scuola, nella piena convinzione che uno Stato non ha un futuro se non tiene la barra a dritta sulla istruzione  e con l’occhio sempre vigile ed attento  anche ai giovani che rappresentano il nostro futuro.