Pensionamenti del personale della scuola per il prossimo anno scolastico” è stato il tema della riunione tenutasi il 5 settembre tra i sindacati della scuola, il  Ministero dell’Istruzione e la delegazione dell’INPS ed è già  pronta la bozza di decreto con le indicazioni operative per la cessazione dal servizio del personale scolastico a partire dal 1° settembre 2023. Le domande  potranno essere presentate  on line attraverso il sistema POLIS  probabilmente  già dal prossimo 19 settembre con scadenza il  21 ottobre 2022. Sono esclusi i dirigenti scolastici che potranno, come ogni anno, presentare la domanda di cessazione entro il 28 febbraio 2023.

La Uil Scuola, rappresentata da Francesco Sciandrone ed Enrico Bianchi, ha chiesto un termine più adeguato per la presentazione delle domande di pensionamento dal momento  che, presentate con un così largo anticipo, non avrebbero alcuna influenza sull’organizzazione del calendario relativo ai movimenti dei docenti e neppure alle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023/2024.

La Uil  Scuola ha fatto notare come le segreterie delle scuole,  su cui pesa tutta la procedura,  non hanno ancora l’organico al completo, con nomine rinviate o legate a procedure di assegnazione del personale precario. Questa situazione oggettiva è causa del ritardo nella produzione degli atti che servono alla liquidazione delle pensioni (decreti di computo, di riscatto, di ricongiunzione), operazioni delicate che potrebbero portare ad errori nella formulazione e nel calcolo delle pensioni. Ha poi ricordato che ogni anno il quadro normativo è incerto perché legato alle modifiche che potrebbero essere apportate alla materia pensionistica dalla Legge di Bilancio; in particolar modo questo anno il clima è ancora più difficile da interpretare, perché legato alle elezioni politiche del 25 settembre prossimo.

La Uil Scuola ha chiesto all’INPS la definizione degli atti certificativi del diritto alla  pensione entro la scadenza del termine della revoca della domanda e  che sia data al personale della scuola la possibilità, nel caso ne fossero in possesso, di indicare un’altra modalità di dimissioni. E’ il caso di chi volesse fare domande per l’opzione donna. L’INPS ha risposto di non poter soddisfare questa richiesta..

La Uil Scuola ha anche ribadito l’esigenza di riconsiderare l’intera materia del trattamento pensionistico del personale scolastico con maggiore attenzione  riguardo, non solo alla tempistica (scadenza, adempimenti), ma anche ai livelli di professionalità del personale amministrativo delle scuole cui è demandato un adempimento molto impegnativo senza neanche la dovuta formazione specialistica.

Il Ministero dell’Istruzione, rappresentato dal Direttore Generale del Personale, dr. Filippo Serra, visto il brevissimo preavviso con cui ha convocato l’incontro, oltre a prendere atto dei rilievi eccepiti, si è impegnato  ad attendere eventuali altri indicazioni da parte dei sindacati e poi a convocare un nuovo incontro in cui illustrerà la bozza con i termini per la presentazione delle istanze di cessazione aggiornati.