Giuseppe Limone (ordinario di filosofia della politica e del diritto- Dipartimento di giurisprudenza- Seconda Università di Napoli) e Massimo Di Menna (già Segretario generale Uil Scuola e responsabile della scuola sindacale Piero Martinetti), nel quarto Quaderno dal titolo “Linguaggio”, riflettono su società liquida, libertà e sindacato. Nella introduzione al quarto Quaderno Pino Turi (Segretario generale Uil Scuola) pone l’accento sulle parole che vanno usate nel modo giusto perché identificano un concetto, una idea e rappresentano l’elemento costitutivo della lingua italiana. Alcune parole –sostiene Turi- sono fondanti, su di esse abbiamo basato i nostri Congressi, con le parole si esprimono sentimenti, si trasferisce il pensiero. Oggi l’analfabetismo di ritorno tende a coincidere con la conoscenza di un numero limitato di parole che relega la persona in una situazione di marginalità e di esclusione. Il linguaggio è la chiave che il sindacato deve utilizzare a tutto campo. Alla scuola statale, nazionale e costituzionale spetta il compito di   garantire a tutti un grado di istruzione il più alto possibile”.