Il Ministero delle Finanze ha autorizzato solo 317 posti per le immissioni in ruolo dei neo dirigenti scolastici e 44 posti per i trattenimenti in servizio, quando la richiesta dello stesso Ministero dell’Istruzione era di 501 più 44 trattenimenti in servizio.

La richiesta di in maggior numero di posti era il risultato di considerazioni avanzate sia  dai sindacati che  dai vari USR ed è rimasta inevasa lasciando il mondo della scuola, ancora una volta,  nel disorientamento più totale, visto che moltissime scuole il prossimo primo settembre non avranno Dirigenti scolastici titolari.

La Uil Scuola ha chiesto di avere un quadro globale delle istituzioni scolastiche: autonome secondo legge di bilancio; autonome sia al di sopra dei 600 alunni; scuole che al di sotto dei 500 alunni.
Bisogna fare il punto anche rispetto alla situazione che si è venuta a creare dopo che 333 Dirigenti hanno ottenuto la mobilità.
Serve un quadro generale che consenta di definire i criteri con i quali si autorizzano i posti per  nuovi incarichi e come verranno distribuiti questi posti.

Inutile dire che, la delusione degli aspiranti all’incarico di ben due graduatorie – del 2011 e quella del 2017 – è tanta.
Gli aventi diritto alla nomina rischiano di aspettare un altro anno, fuori dalla narrazione degli investimenti del PNRR, resta la politica dei tagli sul personale della Scuola.Siamo sempre più fermamente convinti che il decreto legge vada letto come volontà di evitare le reggenze,  permettendo anche l’assunzione di nuovi incarichi su tutti i posti vacanti. Abbiamo invocato  una valutazione positiva al tentativo legislativo di assicurare un Dirigente Scolastico ed un DSGA in ogni scuola e quindi di  allargare il 

 

numero dei posti in organico dei Dirigenti Scolastici. Invece, la pianta organica è definita sulla base di valutazione finanziarie e non su quella del bisogno di continuità del sistema scolastico.

Dopo la deliberazione del Consiglio dei Ministri, che vedremo se sarà in grado di replicare all’autorizzazione striminzita del MEF, il Ministero dell’Istruzione riconvocherà i sindacati per esplicitare i criteri di scelta dei neo immessi in ruolo. All’inizio di agosto si aprirà l’area per la scelta delle sedi.

Occorrono nuove regole e nuove politiche, a prescindere dai Governi che le devono definire, funzionali alla gestione ed al funzionamento delle Istituzioni scolastiche ed un nuovo metodo di definizione dell’organico che tenga presente ogni situazione territoriale. La Uil Scuola non si è mai risparmiata e continuerà a richiamare il Ministero dell’Istruzione alla risoluzione di diversi problemi, in una visione olistica che, con un riconoscimento esplicito della legge e con   l’autorizzazione del MEF, vengono disattesi. Servono nuovi rapporti sindacali che contribuiscano a dare credibilità alle istituzioni, a partire dal contestato concorso del 2017 che è rimasto avvolto nelle nebbie di una incertezza amministrativa che non fa bene alla scuola.

Rosa Cirillo( Responsabile Dipartimento Dirigenti Scolastici Uil Scuola)