È caos sull’avvio della procedura di aggiornamento per le supplenze
Di Paolo Pizzo*
L’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) era fortemente atteso per l’inizio di questa settimana. Come noto, infatti, il decreto “Milleproroghe” ha previsto la proroga di quanto stabilito dall’Ordinanza Ministeriale n. 60/2020 in materia di supplenze, con la possibilità di avviare la procedura di aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto e permettere anche nuovi inserimenti. Anche in assenza di un nuovo Regolamento.
Nuovo Regolamento che comunque il Ministero ha redatto e che è passato al vaglio, dopo l’informativa e il successivo confronto chiesto dalle sigle sindacali, del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione prima, e del Consiglio di Stato poi.
Nel frattempo, con una operazione frettolosa e senza un vero confronto con le parti sindacali, è stata predisposta l’Ordinanza Ministeriale per dare seguito a quanto appunto previsto dal decreto “Milleproroghe” e permettere l’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze anche per il biennio 22/24, che si attendeva appunto nella prima settimana di maggio.
Una Ordinanza Ministeriale che avrebbe dovuto ricalcare quella precedente (perché di proroga doveva trattarsi), il cui contenuto invece si è rilevato un mix confusionario: un testo che sa un po’ di ordinanza del biennio precedente e un po’ di nuovo Regolamento. Infatti, quella che era l’Ordinanza Ministeriale di due anni fa è stata stravolta in alcune parti molto significative, una fra tutte quella relativa alle sanzioni in casi di rinunce e abbandoni delle supplenze, risultando molto punitive rispetto agli anni precedenti, e che sono state inserite nella Ordinanza riprendendo integralmente quanto previsto dal nuovo Regolamento. E così anche per altre parti.
È notizia di ieri che sul nuovo Regolamento si è espresso il Consiglio di Stato, il quale ha rilevato numerose criticità che ora inevitabilmente riguardano anche la stessa Ordinanza Ministeriale di cui si aspetta la pubblicazione, perché proprio le parti su cui il Consiglio di Stato esprime le proprie riserve sono presenti nella Ordinanza Ministeriale (mutuate dal Regolamento) che dovrebbe a breve dare avvio al nuovo aggiornamento delle graduatorie per il biennio 22/24.
Tutti i punti di criticità espressi dal Consiglio di Stato sul nuovo Regolamento li abbiamo anticipati come Uil Scuola nel corso degli incontri avuti al Ministero proprio sullo stesso Regolamento e successivamente sull’Ordinanza Ministeriale.
Durante gli incontri abbiamo infatti avuto modo di far presente tutte le criticità, e rivendicato le soluzioni, proprio su quegli aspetti su cui ora il Consiglio di Stato si concentra chiedendone la revisione. In particolare:
- Le sanzioni: La parte che riguarda gli effetti sanzionatori contengono per i supplenti delle conseguenze troppo punitive.
- Il controllo e la verifica del punteggio assegnato: i controlli andrebbero effettuati prima e non dopo l’approvazione delle graduatorie.
- La questione delle sedi: gli aspiranti hanno il diritto di conoscere le sedi per le quali vi saranno disponibilità prima di effettuare la domanda di partecipazione alle supplenze.
- 2 fascia sostegno per chi ha tre anni senza titolo: il Ministero deve valutare meglio la questione delle tre annualità di insegnamento su sostegno per accedere alla 2 fascia sostegno da possedere entro l’anno scolastico precedente a quello di presentazione dell’istanza in quanto ha escluso l’anno in corso.
- Tabella di valutazione titoli: il Ministero deve esplicitare meglio il contenuto delle tabelle di valutazione dei titoli al fine di un maggiore chiarezza.
- Dichiarazioni mendaci: bisogna distinguere più chiaramente quando si proceda a “rettifica” o invece ad ”esclusione”.
- Procedura informatica per l’assegnazione delle supplenze: il Ministero deve eliminare dal testo la procedura informatica dell’assegnazione delle supplenze e inserirla in altri provvedimenti, capaci di recepire anche le innovazioni tecnologiche che avvengono nel tempo, senza cristallizzare nel regolamento quello che ora nel sistema informatico “sia possibile” o “non sia ancora possibile fare”.
Il Consiglio di Stato ha sospeso la pronuncia del parere nelle more delle riformulazioni del testo e dei chiarimenti richiesti all’Amministrazione, nei sensi indicati in motivazione.
Sono tutti i temi per cui la UIL Scuola ne ha chiesto a suo tempo l’immediata soluzione anche in vista della pubblicazione della stessa Ordinanza Ministeriale, che contiene quasi tutte le criticità evidenziate dal Consiglio di Stato e presenti nel Regolamento, con la quale il Ministero vorrebbe dare avvio al nuovo aggiornamento delle graduatorie per il biennio 22/24.
Per cui si rischia di pubblicare una Ordinanza Ministeriale i cui contenuti non sono condivisi dal Consiglio di Stato, anche se presenti in altro provvedimento, e per i quali il Ministero dovrà provvedere a nuove formulazioni.
Insomma, il mancato confronto con le sigle sindacali su temi importanti quali un regolamento delle supplenze e una procedura che potrebbe riguardare fino a 700mila persone, continua mietere vittime e a ritardare, con una visione miope e autoritaria, provvedimenti che riguardano la vita delle persone.
Per tali motivi la UIL Scuola rivendica la riapertura del confronto in materia di supplenze per arrivare ad un testo condiviso che vada nella direzione di tutela dei diritti del personale e che nello stesso tempo eviti tutte le storture che lo stesso personale ha dovuto subire negli ultimi anni con gravi ricadute sui nostri alunni.
*Segretario nazionale UIL SCUOLA