La formazione iniziale dei docenti, il reclutamento e la formazione continua: arriva un provvedimento del Governo senza essere mai stato discusso né con i sindacati né in Parlamento e neppure nel Paese.

L’analisi dei contenuti del provvedimento – ha osservato il Segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – definisce per legge la contrattazione. Sempre per legge i lavoratori si vedranno trasformare istituti contrattuali come la formazione, l’orario di lavoro, le progressioni economiche con annessi blocchi e divieti.

Dal testo presentato – ha aggiunto Turi – si evince che le invasioni di campo nella contrattazione portano ad un aumento dell’orario di servizio (di tre ore nella scuola primaria ed infanzia e di sei ore nella secondaria di primo e secondo grado).  Risulta inaccettabile procedere all’aumento dell’orario di lavoro senza alcun scambio economico per sottoporsi a compiti di formazione che la istituenda Scuola di Alta formazione dovrà somministrare ai docenti.

Si introduce un incentivo economico,un premio, per pochi a costo zero.  Questo dimostra che non c’è nessuna volontà di investire sul sistema scolastico nel suo insieme. Chi si sottopone ad una formazione con valutazione finale anticipa gli scatti di anzianità e li sottrae al fondo di istituto.

Potrebbe essere questa la ragione della mancata apertura del contratto scaduto da tre anni, che viene fatto per legge senza contradditorio, mortificando contrattazione e lavoratori che si vorrebbero irreggimentare in un sistema autoritativo che ci riporta indietro di settant’anni? Per ciò che ci riguarda, reduci da un bagno di democrazia partecipata come quella del rinnovo delle RSU che la Uil Scuola ha vinto, assumeremo adeguate responsabilità politiche e attiveremo un giro di assemblee di informazione per sentire i lavoratori della scuola.

Ancora riforme a costo zero? No, abbiamo inaugurato quelle a costo negativo, si incomincia a dirlo per decreto ai sindacati ed ai lavoratori che si sono dedicati anima e corpo nella loro funzione ed hanno maturato legittime aspettative positive. Ora si ritrovano dalla dedizione ai punti fedeltà, per cercare di arrivare a strappare qualche risorsa per arrivare a fine mese mentre il potere di acquisto diminuisce vistosamente, con bella pace della libertà di insegnamento e con la scuola democratica e partecipata.

Una nota di Pino Turi ( Segretario generale Uil Scuola)