Il 30 marzo è proseguito presso il Ministero dell’Istruzione il confronto sull’ “Aggiornamento del Protocollo sicurezza per l’a.s. 2021/2022”. L’incontro si è svolto su espressa richiesta della Uil Scuola che ha ritenuto necessario effettuare una valutazione specifica sul tema sicurezza, anche a seguito delle novità normative introdotte con il D.L. n.24 del 24 marzo u.s. e delle successive disposizioni attuative emanate dall’Amministrazione scolastica con le note del 28 e del 29 marzo successivo. Il contesto normativo elaborato per la fase post pandemica si presenta estremamente confuso e di dubbia praticabilità. Numerosissime sono le incongruenze e le consuete invasioni nell’autonomia delle Scuole e nella materia contrattuale, presenti sia nell’atto legislativo (D.L. n.24/2022) che in quelli regolamentari (note prot. nn. 620 e 410 rispettivamente del 28 e del marzo u.s.), che si possono così riassumere:
a)-La didattica a distanza (DAD/DID) si attuerebbe a richiesta delle famiglie;
b)-l’ utilizzazione dei docenti non in regola con gli obblighi vaccinali avverrebbe su basi molto ambigue e con un trattamento discrimi-nante;
c)-la gestione dei contratti Covid presenta continue irregolarità con trattamenti fortemente sperequati tra le diverse regioni, tali da mettere in discussione la proroga stessa, (emblematico il caso sorto nella Regione Abruzzo dove l’USR denuncia la mancanza di fondi per la proroga dei contratti);
d)-il rientro in servizio del personale scolastico, in taluni casi, determinerebbe un autentico demansionamento, sarebbe incentrato su una incerta definizione dell’orario di lavoro (36h) e con l’assoluta mancata definizione delle mansioni da svolgere;
e)-la condizione dei lavoratori fragili continua ad essere sistematicamente ignorata nonostante le tante sollecitazioni rivolte all’Amministrazione. Su tale aspetto si è segnalata anche la posizione assunta dalle OO.SS. confederalirivolte ai Ministri dellaSalute e del Lavoro tesa ad ottenere la proroga piena, e non parziale, dei trattamenti previsti per i lavoratori e per i genitori che assistono i figli minori contagiati.
Sulla base di tale rappresentazione, l’Amministrazione ha dato la disponibilità unicamente ad intervenire su aspetti di carattere organizzativo (gestione dei casi di positività, ruolo e responsabilità del medico competente, distribuzione delle mascherine, etc.) e non anche sulle questioni proposte, mostrando una netta chiusura per quelle che riguardano il personale. La Uil Scuola ha valutato come allo stato non sussistano le condizioni per la sottoscrizione di alcun Protocollo che si configura una vera e propria provocazione, attesa la mancanza di risposte alle problematiche proposte che riguardano soprattutto la gestione del personale docente, educativo e ATA nella fase della post – pandemia. Il Protocollo rappresenta un unicum e come tale deve essere trattato, dovendo rappresentare situazioni gestibili in un contesto di massima chiarezza e trasparenza per l’intera comunità educante., del resto se si tratta di un protocollo condiviso occorrono elementi di mediazione che ne consentano la sottoscrizione, viceversa se si ritiene di emanare un atto amministrativo, la Uil Scuola, ne prenderà atto e lo contesterà in ogni sede. Considerata la posizione assunta dalle Organizzazioni Sindacali, l’Amministrazione si è impegnata allo approfondimento dei i problemi posti aggiornando l’incontro.