Il Ministero dell’Istruzione potrebbe allargare la pianta organica. Nella Legge di Bilancio, infatti, è previsto anche un emendamento che, qualora venisse approvato, porterebbe a Viale Trastevere  31 nuovi dirigenti di seconda fascia e 30 funzionari che andrebbero a comporre una nuova Direzione Generale con un spesa di 5,5 milioni di euro  del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La spesa non è condivisa dal Segretario nazionale della Uil Scuola, Pino Turi che ha detto che siamo di fronte ad una ulteriore spallata sull’autonomia scolastica. “La burocrazia con la complicità di una politica dirigista – ha sottolineato Turi – si sta mangiando l’autonomia delle singole scuole per uniformare e omologare ciò che dovrebbe invece mantenere una sua peculiarità legata al territorio”. Ed ancora, “si disinveste sulla scuola per farlo sulle strutture di carattere burocratico e centralista. Insomma, tutto si fa meno che pensare alla didattica e a rilanciare il sistema di scuola costituzionale democratico e partecipato”. Positivo, invece, è il parere del Segretario nazionale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, per il quale il rafforzamento del ministero è cosa buona e giusta.
Deve servire a supportare le scuole; era anche tra le misure del patto il rafforzamento della struttura amministrativa”. Antonello Giannelli (ANP) ha sottolineato che in linea di principio se questa direzione solleverà le scuole da
adempimenti amministrativi può essere utile. L’attività del Pnrr coinvolgerà parecchio i dirigenti e non solo nel settore dell’edilizia scolastica e un potenziamento del ministero per fronteggiare un surplus di lavoro non può che essere utile”.