“Nell’ultimo incontro del Tavolo permanente sulla sicurezza, peraltro richiesto dalle organizzazioni sindacali della scuola, non si è parlato di nuove norme per la quarantena ma se ne è solo accennato. Alla Uil Scuola non piace commentare le bozze che, di solito, sono frutto di una istruttoria tecnocratica che, molte volte, nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti,molto più complessa di quello che riesce a stabilire una procedura con un approccio burocratico che non tiene conto delle infinite variabili e delle responsabilità” .E’ quanto ha dichiarato ieri alla Agenzia Ansa Pino Turi ( Segretario generale Uil Scuola) sul nuovo testo in elaborazione relativo alla gestione delle quarantene nelle scuole.”La bozza stessa in molte parti ammette i limiti di una mancanza di competenza che attiene, invece,ai Dipartimenti di prevenzione che dovrebbero operare sia sul contact tracing che sulla valutazione dello stesso. Volere utilizzare come strumento di prima attuazione i dipendenti della scuola- ha evidenziato Turi- ci sembra un azzardo dovendo prendere decisioni basate su troppe valutazioni anche impossibili da considerare come quelle di conteggiare il numero dei vaccinati che, come è noto, sono coperti da privacy assoluta. Continuiamo a pensare che sia arrivato il momento – ha concluso Turi- di incardinare nelle scuole un presidio sanitario in grado di effettuare la prevenzione che, insieme alla campagna vaccinale, possa consentire la continuità delle attività in presenza, che è il vero obiettivo da dovere raggiungere”.