Con il termine delle lezioni per la scuola dell’infanzia al 30 giugno si potrà  ritenere  concluso l’anno scolastico 2020/2021,anche se per molti docenti è previsto un supplemento di presenze a scuola per realizzare i progetti per l’estate sovvenzionati dal Governo. Nei mesi scorsi avevamo parlato ampiamente della didattica a distanza  e  di quella digitale integrata che non abbiamo mai condiviso e pensavamo che se ne dovesse fare un uso limitato nel tempo ma non è andata così, perché la digitalizzazione a distanza  è stata utilizzata per quasi tutto l’anno scolastico con la conseguenza che  è stato limitato il confronto in presenza, in particolare modo per la scuola secondaria di secondo grado. Il nuovo ministro dell’Istruzione  Patrizio Bianchi, a nostro avviso, è  partito sicuramente con il piede giusto ed ha tenuto subito a riallacciare i rapporti con le organizzazioni sindacali, sostanzialmente mai  avviati da chi lo aveva preceduto alla guida del dicastero di Viale Trastevere. A tutt’oggi, però, nonostante la firma del Patto per la scuola, in ventuno punti, risalente al 20 maggio scorso e  sottoscritto da Bianchi  con i sindacati rappresentativi della scuola, il testo del Decreto Legge Sostegni bis n.73 del 25 maggio 2021, attualmente in discussione in Parlamento, ha scontentato sia i sindacati che i docenti precari  (questi ultimi avrebbero gradito una maggiore attenzione ai loro problemi), motivo per cui la distanza tra il ministro Bianchi ed i  sindacati sembra destinata ad aumentare giorno dopo giorno. E non sono bastate le manifestazioni dell’11 giugno sia in Piazza Montecitorio a Roma che in altre città d’Italia per indurre il Governo  a voltare pagina ed a dare una risposta rassicurante agli oltre duecentomila precari, molti dei quali, pur con una notevole anzianità di servizio, purtroppo rischiano di non ottenere più un incarico annuale  il prossimo anno scolastico. Gli Assistenti amministrativi, che stanno svolgendo da anni con notevole professionalità  la funzione di DSGA senza il possesso di una laurea specifica, con molta probabilità potrebbero tornare  a svolgere a settembre nuovamente le funzioni del loro profilo. Che  dire, poi, per gli insegnanti di Religione Cattolica, il cui ultimo concorso risale addirittura al 2004 e sono ora in attesa dell’avvio di uno nuovo? Nel corrente anno scolastico,come più volte sostenuto dalla Uil Scuola,  sarebbero stati necessari presidi sanitari nelle scuole, una capillare organizzazione dei trasporti scolastici, un rientro a scuola in sicurezza ed  altro. Il Ministero dell’Istruzione, come se il nostro Paese non fosse stato investito gravemente dalla pandemia da Covid 19, ha continuato ad emanare circolari come in tempi normali, ha deciso il rinnovo delle graduatorie triennali di terza fascia di istituto del personale ATA. Molti alle prese con una domanda da presentare per la prima volta sicuramente hanno  avuto bisogno di una assistenza sindacale, talvolta anche in presenza, seppure con le dovute e necessarie precauzioni.  Nella sola provincia di Rieti gli aspiranti ad una supplenza temporanea a livello di istituto sono stati poco più di  settemila e complessivamente sono state  oltre due milioni le domande presentate alla scuola di riferimento  in campo nazionale. Nel D.L. Sostegni bis sopra citato   è stato previsto  un anticipo del bando  dei concorsi 2020, quello ordinario  per materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) per insegnare materie scientifiche e 6129 sono i posti comuni e di sostegno messi a concorso nella scuola secondaria di primo e di secondo grado per  le  classi di concorso A020, A026, A027, A028 ed A041, le cui prove, in modo semplificato, si terranno il 2, 5, 6, 7 e 8 luglio mentre al momento ancora tutto tace per i concorsi relativi ad altre classi di concorso. E la  sicurezza nelle scuole? Non è certo stato il pensiero  prevalente per la politica. Intanto sono cresciuti gli abbandoni scolastici e, senza il confronto fisico tra compagni e docenti a scuola in presenza, sono addirittura aumentati enormemente i casi di depressione, i disturbi alimentari e l’autolesionismo, come è stato più volte sottolineato da psicologi, psichiatri  e psicoterapeuti. Ed allora sembra più che lecito chiedersi: cosa ci aspetterà a partire da settembre? Si seguiterà ad usare la didattica digitale a distanza oppure si tornerà definitivamente a scuola in sicurezza in aule capillarmente sanificate quotidianamente? E’ auspicabile. La Uil Scuola di Rieti in tempo di pandemia ha sempre assistito il personale della scuola che ne ha fatto richiesta, fin dal mese di marzo dello scorso anno, ed oggi rivolge un sincero augurio di buone vacanze a tutti gli insegnanti, cui va il merito di aver lavorato con notevoli impegno e professionalità durante la pandemia da Coronavirus, qualità che hanno  permesso alla scuola italiana di affrontare decisamente le emergenze e risolvere molti problemi. Chi ci governa lo ha riconosciuto pubblicamente, ma ciò non va fatto  solo a parole ma avviando  e chiudendo tempestivamente  il rinnovo del CCNL 2016/2018, che è  scaduto  da quasi di tre anni.