La Uil Scuola ritiene il”Piano per l’estate 2021” una pagina di un libro molto più grande, tutto da scrivere nel PNRR. La Uil Scuola ha prontamente segnalato che senza la conferma dei lavoratori assunti in organico di fatto (30 giugno) o in organico COVID (11 giugno) il piano si rivelerà un castello di carte. Cruciale è il tema della durata dei rapporti di lavoro in essere in tutte le realtà scolastiche, dove si rileva una comprovata carenza di personale, tema di stretta attualità, assimilabile a quello degli esami di Stato, allorquando si attribuisce alle scuole la facoltà di concedere la proroga dei contratti.
Con il suddetto Piano si alimenta l’illusione di surrogare la funzione del Sistema Nazionale di Istruzione attraverso una offerta assistenziale, meritoria ed utile sul piano sociale ma che non ha nulla a che vedere con la missione che la Costituzione affida alla Scuola. Con le complesse procedure di gara, per la gestione delle quali occorrono risorse umane e competenze amministrative, si allarga la forbice delle disuguaglianze tra diverse realtà.
L’obiettivo della Uil Scuola è quello di ribadire che la Scuola, con la sua autonomia, è una Comunità educante che affonda le sue radici nella Costituzione e nei valori che essa propugna, nella legislazione speciale che la interessa e nei Contratti Collettivi di Lavoro che regolano la sua attività. Secondo la Uil Scuola oggi più di ieri occorre un progetto culturale unitario e solidale da anteporre a tanti frammenti che si incollano a piacere, come francobolli in un puzzle.
L’eccezionalità del momento richiede massima attenzione ed offre grandi opportunità, a partire dal ruolo delle persone e della scuola e dalla stabilità del lavoro di Docenti ed ATA, che costituiscono il fulcro della nostra azione sindacale.
Investire oltre 500 milioni su attività che possano sostenere le famiglie e compensare il vuoto di socialità è un dato positivo che apprezziamo, resta, però, che il Piano per l’estate 2021, anche se generoso, non può surrogare l’istituzione scolastica, confondendola con altre attività.
Per quello che riguarda la scuola non vogliamo immaginare l’avvio di un nuovo anno scolastico con le stesse fragilità strutturali e con le medesime incongruenze amministrative di quello che si sta appena concludendo. Parliamo di spazi fisici, classi, alunni, organici inadeguati, destino dei precari appesi al filo della cabala politica e del surreale balletto delle nomine di inizio d’anno che, inesorabile come il tempo, si profila all’orizzonte. Su questo versante un silenzio assordante della politica e del Governo ci mette in allarme.
La Uil Scuola propone un Patto per la Scuola ed un decreto per affrontare le emergenze rappresentate in tutte le occasioni: dalla conferma dell’organico Covid alla proroga al 31 agosto dell’organico di fatto, fino all’ampliamento dell’organico ATA, indispensabile per l’attuazione dei progetti estivi. Dopo aver stigmatizzato il comportamento dell’Amministrazione che ha autonomamente avviato il progetto al di fuori di ogni confronto sindacale, è stata avanzata la richiesta di conoscere il testo della circolare prima della sua emanazione. Molteplici sono le problematiche irrisolte e non trattate.