Il 22 aprile, con modalità in remoto, si è riunito l’Esecutivo Nazionale della Uil Scuola. Oltre cento i partecipanti, tra cui anche Domenica Pedica e Roberto Melchiorre. Ha introdotto i lavori Giuseppe D’Aprile  – Segretario organizzativo del sindacato –  che ha poi dato la parola al Segretario generale, Pino Turi, che ha illustrato esaurientemente l’attuale momento politico-sindacale  ed i rapporti con il ministero dell’Istruzione e con il  nuovo inquilino Patrizio Bianchi, cordiale e certamente disponibile all’ascolto delle proposte dei sindacati ma a tutt’oggi nulla è ancora cambiato rispetto al passato. Ha poi illustrato il “Patto per l’istruzione” per riportare la scuola al centro dell’attenzione da parte delle forze politiche e dell’opinione pubblica. La Uil Scuola ha da tempo proposto anche organici triennali – ha ricordato Turi – un corso/concorso per soli titoli per docenti precari con almeno tre anni di servizio ma anche un piano organico sulla pandemia, al fine di garantire un regolare inizio del prossimo anno scolastico in sicurezza per tutto il personale della scuola e per gli alunni che la frequentano. Turi ha anche detto, tra l’altro,  che la scuola statale è l’elemento fondante dell’unità del Paese ma  si volge lo sguardo alle scuole paritarie. Come si potrà garantire un regolare e tranquillo inizio del prossimo anno scolastico a settembre – si chiede Turi – se gli attuali 250.000  precari, terminato l’incarico a tempo determinato   il 30 giugno, nella migliore delle ipotesi lo riprenderanno ad ottobre e forse anche nei mesi successivi? Al termine della relazione di Turi si è tenuto un costruttivo dibattito, cui hanno preso parte molti dei presenti, ed è stato  definito un documento finale. Prossimo appuntamento, sempre in remoto, il 29 aprile con il Consiglio Nazionale della Uil Scuola.