L’11 febbraio tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione, rappresentata dal Capo dipartimento, dr. Marco Bruschi   si è tenuto un confronto sull’attivazione di Corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina linguistica in lingua straniera, secondo la metodologia CLIL, rivolti ai docenti in servizio nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado.        

Dinanzi a una formazione così particolare e di evidente impatto sulla professionalità dei docenti e sulle scuole stesse che vorranno partecipare al percorso la Uil Scuola rappresentata da Roberta Vannini e Paolo Pizzo – ha tenuto ad evidenziare che non ci si può ridurre ad una mera informazione alle organizzazioni sindacali, perché i  rapporti sindacali vanno rivisti ed  improntati su condivisione e partecipazione.

La Uil   Scuola anche aggiunto che la bozza di decreto non chiarisce con puntualità quali saranno le Università che si occuperanno di questa formazione, quanti docenti potranno accedere ai corsi, quali saranno le modalità ed i tempi di attuazione e soprattutto quali ricadute   ci saranno   sul personale docente e sulle scuole interessate.

Ed ancora, per la Uil occorre chiarire in modo inequivocabile che la formazione non vincolerà in nessun modo né le istituzioni scolastiche né tantomeno il personale docente. Il Paese sta vivendo un momento molto delicato e, anche alla luce degli ultimi accadimenti che molto probabilmente porteranno ad una nuova governance, la Uil ritiene che occorra rimandare questo tema, come pure quello della mobilità, all’interno di un quadro di riferimento politico più organico e di più ampio respiro.

Dopo aver ascoltato le considerazioni dei sindacati, l’Amministrazione si è resa disponibile a rivedere la propria posizione su questo tema, proponendo di tenere distinti i percorsi dei diversi segmenti scolastici, considerando che la metodologia CLIL è già attuata nella scuola secondaria. Per quanto riguarda gli altri segmenti, l’Amministrazione ha preso l’impegno per ulteriori   approfondimenti, rinviandoli ad un ulteriore confronto.